mercoledì 10 febbraio 2016

Escher in mostra a Treviso


A Treviso nel Complesso di Santa Caterina fino al 3 aprile c'è una mostra dedicata ai lavori del noto artista olandese Escher  (1898-1972) che soggiornò per un lungo periodo anche nel sud d'Italia.
 L'esposizione mette in mostra oltre 200 fra i suoi capolavori più noti seguendo le tappe della ricerca che ha contraddistinto il lavoro dell'artista lungo l'arco della sua vita.
A partire dall'interesse per la "divisione regolare del piano" o tassellazione che consiste nel ricoprire un piano con un insieme di forme chiuse  senza sovrapporsi e senza lasciare spazi vuoti. Di solito le figure che vengono usate per le tassellazioni sono poligoni e altre forme regolari. Per far questo si ispirò alle maioliche del Palazzo trecentesco di Alhambra in Spagna . La sua ricerca lo portò pian piano a sostituire i poligoni regolari con raprresentazioni di animali come uccelli e pesci e altre forme ancora.
Un altro campo di ricerca che Escher ha esplorato è quello legato alla percezione visiva, rifacendosi alle teorie della Gestalt , e in particolare la percezione figura-sfondo.
Infine sperimentò la creazione di "oggetti impossibili" che si possono definire come costruzioni che ad una prima occhiata sembrano del tutto verosimili ma che ad una osservazione più attenta si rivelano del tutto irrealizzabili. Un esempio molto chiaro è dato dalla litografia dal titolo  belvedere  se si osservano con attenzione le colonne del primo piano dell'edificio.
Una mostra ,a mio partere, ben allestita e didatticamente valida per comprendere il percorso della ricerca di Escher.



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