Il giovane che voleva diventare pittore, veniva messo a far pratica per un certo numero di anni presso un Maestro, per imparare le tecniche, prima di poter accedere al rango di Maestro indipendente. Da quel momento poteva aprire una bottega autonoma oppure offrire i suoi servizi come assistente o lavoratore a giornata di qualche altro Maestro.
A Venezia numerose erano le botteghe dei pittori più famosi quali Vivarini, Bellini, Carpaccio, Tiziano, Tintoretto e Veronese nelle quali, per tradizione familiare, spesso lavoravano padri, figli e fratelli .
L'Arte dei pittori a Venezia era una corporazione a sè stante diversamente per esempio da Firenze dove i pittori facevano parte di un'unica corporazione che comprendeva anche Medici e Speziali.
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